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La griffe di Antimo Iunco sulla partnership tra Crazy e Verona

Nasce una nuova affiliazione a tinte gialloblù. Crazy Academy, club militante nel campionato di Terza categoria veneta, si unisce al Progetto affiliazioni dell’Hellas Verona. A timone della realtà giovanile l’ex gialloblù Antimo Iunco. Presenti anche il responsabile del progetto affiliazioni Luca Monese e il col- laboratore, Enrico Massaro.

Di esperienza ne ha, e parecchia. Verona, Chievo, Salerni- tana, Cittadella. E ancora Torino, Spezia, Bari, Trapani, Alessandria, Cittadella. Antimo Iunco ha girato l’Italia nel suo passato da protagonista, una carriera di spicco tra Serie A, B e C. Giocatore brevilineo e di talento. Esploso lontano dalla sua Puglia. Capace di regalare fiammate im- provvise e straordinarie giocare in progressione. Questo il passato di Mino.

Oggi Iunco ha deciso di con- vogliare passione e carisma in un progetto dedicato ai giovani, come afferma lui stes- so: «Affiliazione nata nell’anno in cui mi sono affiancato al Crazy, era un mio pallino quello di tornare alle origini. Come il Verona mi ha preso da giovane, io vorrei regalar- mi di nuovo alla famiglia Hellas».

«Quello che ho fatto io spero che lo possano percorrere anche altri ragazzi», prosegue, «persone competenti, che hanno sempre fatto calcio, non improvvisati. Spero di portare i ragazzi di avvicinarsi al Crazy perché c’è un progetto serio, con i giovani, che sono indubbiamente il centro del progetto. Noi per loro possiamo essere solo un “faro” ,per mostrare loro ciò che si può e non si può. Poi stiamo lavorando nel sociale, un aspetto a cui tengo molto, dando la possibilità a chi non ce l’ha di affacciarsi a questo mondo e tante altre cose».

L’idea di crescita giovanile di Iunco passa da un percorso graduale, atto a preparare i calciatori di domani senza l’etica di matrice italiana del “vincere a tutti i costi”. Serve arrivare preparati e serve arrivare al momento giusro. «Questa mentalità del “vincere a tutti i costi“ è il male del calcio giovanile di oggi. Io devo pensare a fare l’insegnante, perché è quello che sono. L’obiettivo di partenza non è vincere. Poi con il lavoro, l’amore per lo sport, la dedizione, si arriverà anche a lavorare per vincere».

[giovedì 22 giugno 2023]